Il tunnel.

Piccolo componimento di un adolescente innamorato

Tunnel è un “componimento” che scrissi nel 1998, se non sbaglio a ottobre/novembre pensando alla mia ex ragazza. Ricordo benissimo quel periodo, quelle sensazioni… Eppure sono passati quasi 10 anni… Cavolo come vola il tempo e quante cose accadono… Ricordo di averlo scritto in una sera, mentre dal terrazzo osservavo le stelle… La penna scorreva veloce sulla carta e non mi rendevo conto di quello che stavo scrivendo… La riflessione si basava su uno sguardo… che non portava da nessuna parte… L’aver finito l’ennesima relazione adolescenziale, il ritrovarsi nuovamente  spaesato da questa situzione… di essere spaventato dal rimanere solo… Beh rimanere soli presumo sia una paura che abbiamo tutti quando ci lasciamo da qualcuno… Penso sia un pensiero inevitabile…
Nelle prime righe descrivevo il mio disorientamento, la mia paura, il mio disagio nel guardare negli occhi la mia amata nella consapevolezza che quella sarebbe stata l’ultima volta che ci saremmo guardati. Lo sguardo è in grado di trasmettere tante di quelle sensazioni….
Nella seconda parte le preoccupazioni si spostavano già nel pensiero pessimista di quello che sarebbe successo dopo, nella sofferenza che avrei sicuramente provato, quasi stanco di continuare a soffrire per amore…
Nella terza parte segno il distacco, l’allontanamento…. Mi sento come una barca portata alla deriva, ingovernabile ed ingovernata.
Concludo però tirando fuori un po di orgoglio mettendo io la parola fine con un addio. Facendomi vedere forte, fingendo di avercela fatta.
Eh si, talvolta bisogna mentire a se stessi per superare dei momenti.

Mi perdo nei tuoi occhi
dio mio dov’è l’uscita
uno spiraglio ove fuggire
non voglio stare qui

Mi perdo nei tuoi occhi
ho paura di ciò che può accadarere
non posso anche stavolta

Mi perdo nei tuoi occhi
sono ormai alla deriva

Ecco
ce l’ho fatta
Addio

 

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Filippo Lizza

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